Italia, autunno 2021
Sono ormai passati 33 anni da quando la Commissione Brundtland ha proposto la prima definizione del concetto di sostenibilitàa (ambientale): tuttavia, quello di prodotto sostenibile è un concetto ancora in cerca di una definizione condivisa.
Questo unico punto fermo si può comprendere anche solo da una sommaria (le prime tre pagine che Google restituisce cercando "sustainable product definition") e parziale (in lingua inglese) panoramica su Google di quanto dicono e scrivono sul tema il mondo accademico e della ricerca, i siti di informazione ecologica, per non dire di consulenti, divulgatori ed enti governativib
Si potrà così di prima mano cogliere che la vera questione emergente è che tra questi soggetti, nei rispettivi ambiti d'azione, ad oggi, 2021, non esiste ancora una comune visione, un idem sentire su cosa sia e come, dunque, si possa definire un prodotto per considerarlo sostenibile.
Troppo complessa la materia e troppe le interconnessioni tra discipline profondamente diverse, al punto che viene da pensare che questo sia un ambito di ricerca ideale per mettere in campo le tecniche che derivano dalla teoria dei sistemi e dalla teoria della complessità: un tema per specialisti e per scienziati, in definitiva.
Ciononostante, molti dati raccolti nel corso degli ultimi anni convergono nel riconoscere che l'interesse di chi vorrebbe avvicinarsi ed acquistarea prodotti a basso impatto ambientale e sociale cresce di stagione in stagionec. Cittadini e consumatori che meritano comunque una risposta, possibilmente semplice ma, comunque, argomentata.