Val Venosta, Bolzano | Italia
Come raccontiamo in un'altra sezione di MadeinGaia, le mele Bio Val Venosta hanno le carte in regola per essere considerate certamente un prodotto a basso impatto ambientale1, ma quanto al lato economico della sostenibilità, quali vantaggi porta un pack sostenibile a chi lo produce e lo distribuisce?
Un ragionamento più attento in linea con lo schema dei vantaggi e dei benefici connessi all'acquisto di un prodotto sostenibile proposto qui su MadeinGaia2 porta a riconoscere che diffondere ed usare una confezione a basso impatto di un prodotto sostenibile può estendere vantaggi in tempo e in moneta a tutti i diversi attori della filiera che parte dal produttore, l'agricoltore in questo caso, e finisce sulla tavola del consumatore finale.
Fonte: Val Venosta BioLa confezione di mele Bio Val Venosta che si appresta a far capolino sugli scaffali della piccola e grande distribuzione infatti:
- 1. la confezione offre una buona protezione del prodotto agli urti accidentali, dal momento che le mele sono comunque almeno protette da cartone quasi per intero sui 4 lati della confezione (cosa che non avviene con il cellofan tradizionale). Anzi il lato superiore della confezione è in effetti un coperchio che la chiude effettivamente.
Se per il cliente finale una confezione che sia robusta quel tanto che basta significa non perdere tempo a dover riportare il prodotto in negozio perchè si è rotta per una caduta accidentale durante il trasporto, per chi lavora con pallett e lotti in movimento che la nuova confezione sostenibile offra un livello di protezione quantomeno nella media, se non più alto, significa meno Euro persi per eventuali danneggiamenti durante le spedizioni e in eventuali procedure di reso.
- 2. dal momento che ha una forma analoga alle tradizionali vaschette incellofanate in plastica, la nuova confezione sostenibile Bio Val Venosta non crea problemi all'ergonomia del trasporto dall'impianto di confezionamento al grossista o al distributore che poi lo smisterà a sua volta alla piccola e grande distibuzione (e questo significa mantenere quantomeno uguali i costi di distribuzione per unità di prodotto e diminuirli all'aumentare della scala delle operazioni)
- 3. del resto, la forma della confezione è nota ed ampiamente sperimentata da tempo anche per il consumatore finale, che quindi non perderà nulla nell'ergonomia del suo trasporto e della fruizione a casa. I maggiori vantaggi sono qui però tutti per l'ergonomia della logistica della piccola e grande distribuzione, in termini di minor o uguale tempo di rifornimento dallo scaffale del magazzino alla superficie di esposizione e vendita. Quindi, di contenimento dei costi monetari legati al lavoro di questi attori della filiera.
Fonte: Bio Val Venosta- 4. la forma delle confezioni lascia anche spazio sopra il coperchio per stampare informazioni e immagini che aiutano piccola e grande distribuzione a vendere meglio, perchè un pack innovativo e differente si fa notare meglio sullo scaffale rispetto ai pack convenzionali; del resto anche il cliente finale può venire maggiormente informato e, dunque, essere più propenso al riacquisto.
- 5. la nuova confezione è in mono-materiale, realizzato in cartone oppure in cartone con il 40% di carta d’erba, e va nella sezione “carta” della raccolta differenziata.
Il che vuol dire vantaggi sia per il consumatore finale che per le imprese della distribuzione.
Dal momento che non ci sono da fare divisioni di materiali diversi, per il consumatore finale ci vuole pochissimo tempo per individuare di quale materiale è fatta la confezione e zero tempo per separarlo e riciclarlo correttamente; un vantaggio che vale anche per la distribuzione e si somma agli euro di ore-lavoro risparmiati per raccolgliere e avviare a differenziata l'invenduto o lo scaduto.
1. http://www.greenplanet.net/mele-val-venosta-basso-impatto-ambientale
https://www.magazinequalita.it/mela-val-venosta-progetto-savingwalls/
https://www.freshpointmagazine.it/biologico/bio-val-venosta-in-autunno-nuovo-stabilimento-per-il-bio/