
Sulla strada della sostenibilità, esistono componenti e parti destinate al mondo dell'industria e della produzione che sono oggettivamente un passo avanti anche a molti beni di largo e larghissimo consumo1.
Si tratta, infatti, di prodotti che possono dimostrare con numeri e con parole che la visione della sostenibilità di chi li lavora e produce è una questione seria. Una questione di innovazione, di lavoro, di rischio e di sobrietà che stabilizza il lavoro e permette di controllare meglio i bilanci. Come ci racconta il caso di Anodica Trevigiana, per esempio.
Dunque, greenwasher e mentori dell’economia dei servizi “punto qualcosa”, scansatevi: qui non c’è proprio partita.
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Probabilmente non ci si fa troppo caso, ma maniglie, pomoli o manopole sono gli elementi attraverso i quali comunichiamo quotidianamente con fornelli, forni, piani di lavoro, stufe e caminetti. E con i quali loro comunicano con noi2.
Il punto è che, si tratti di elettrodomestici per usi domestici e professionali, di apparecchi medicali, di caminetti e stufe oppure di mobili e complementi d’arredo rigorosamente in metallo, tutti per funzionare hanno bisogno di essere completati da maniglie, profili, pomoli, manopole, cruscotti, piani di lavoro o corrimano.
Fonte: Anodica IndustriesD’acciaio, in alluminio o fatti in altri metalli, una volta curvati e saldati questi oggetti, diversi per forme e dimensioni a seconda delle commesse, devono essere trattati in superficie: verranno, di volta in volta, lucidati, satinati, anodizzati o verniciati. E, cosa altrettanto importante, dovranno essere anche belli e funzionali, come si richiede a oggetti styled in Italy.
In effetti, anche il design di un forno o di un piano cottura, di una lampada o di un mobile in metallo si giudica inevitabilmente da questi particolari e fa la differenza tra un prodotto anonimo ed uno che ci dice qualcosa: una questione di stile che nel caso del lavoro di Anodica Trevigiana, sede ed officine tra Conegliano e Vittorio Veneto, si completa anche con una buona dose di sostenibilità dei componenti, veri complementi d'arredo.
In altre parole dietro il design e dentro la forma elegante di una manopola o di un piano cottura realizzato in Anodica Industries si ritrova un primo esempio concreto e avanzato di cosa voglia dire, oggi, prodotto industriale meno in-sostenibile.
Una manopola, un corrimano o un piano cottura di quest'azienda italiana sono, infatti, l’esito finale di processi di lavoro e produzione nei quali si incrociano tanto certificazioni di processo3sulla qualità, sulla sicurezza del lavoro e sulla gestione ambientale, quanto l’utilizzo dei principi e degli strumenti Lean Production4.
In altre parole, sui prodotti di Anodica Trevigiana, convergono due filosofie che hanno alla base una stessa concezione di fondo: che cioè per garantire la riproduzione naturale delle risorse e per tenere sotto controllo i bilanci occorre evitare qualunque tipo di spreco5.
Infatti, conoscere sempre meglio e razionalizzare costantemente l'impiego di tutte le risorse materiali (dai componenti ai semilavorati alle scorte, compresi gli spazi di lavoro) ed immateriali, prime tra tutte il tempo, l'intelligenza e le energie delle persone, che vengono poi utilizzate nei processi produttivi è un assioma che vale tanto per la sostenibilità ambientale e sociale quanto per la Lean Production.
Da una parte, infatti, un componente firmato Anodica Industries attraversa flussi di lavoro certificati ISO9001 per la qualità, e contestualmente certificati ISO14001 per la loro compatibilità ambientale e BS OHSAS 18001 per salute e sicurezza del lavoro, oltre alla Certificazione Lavoro Sicuro - UNI Inail.
Un nucleo di certificazioni verificate cui si aggiunge il rispetto per gli aspetti sociali della sostenibilità sancito dalla certificazione SA80006.
D'altra parte, ogni componente di arredo Anodica è il risultato del lavoro di un gruppo di persone che lavora da anni ispirandosi e praticando le idee alla base del Toyota Production System: una scelta quasi obbligata quando si lavora in grande serie con centinaia e centinaia di codici prodotto7. Ma non solo: in una conversazione di un paio di anni fa con il management, abbiamo appreso che lean è diventato uo stile di lavoro anche fuori dall'officina. Ad esempio, i marketplace digitali per gli approvigionamenti di materie prime sono seguiti secondo procedure che vengono standardizzate e poi riviste in meglio secondo la più stretta logica PDCA8.
Il risultato non può che essere un componente di elevata qualità, design d'impatto e sulla strada di una più completa sostenibilità.
Il che, da un lato ci dice che design e uno stile “lean” e sostenibile sono possibili e necessari anche nel mondo della produzione di componenti per il mercato industriale, dal momento che aiutano a mantenere i livelli di occupazione e le economie e i territori locali9.
E che, dall'altro, ci presenta un quadro di riferimento molto chiaro anche per le aziende di medie e piccole dimensioni, che servono il mercato dei consumatori finali e che non hanno avuto ancora il coraggio o la possibilità di investire di più in sostenibilità.
Note e fonti
1. Nota dell'autore
Ad esempio, quante aziende del settore alimentare possono provare di essere pluricertificate sotto il punto di vista ambientale e sociale della sostenibilità? E quante, allo stesso tempo, applicano correttamente principi e tecniche lean? | torna al testo
2 Vedi, ad esempio: Emotionally Durable Design : Objects, Experiences and Empathy, Edition 2 Jonathan Chapman | torna al testo
3 Sala e Castellani - Atlante dell'ecoinnovazione. Metodi, strumenti ed esperienze per l'innovazione, la competitività ambientale d'impresa e lo sviluppo sostenibile – Franco Angeli
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4 http://www.lean.org/WhatsLean/Principles.cfm | torna al testo
5 Qualità sostenibile. Strategie e strumenti per creare valore, competere responsabilmente e ottenere successo duraturo. Le norme ISO 26000, SA 8000, ISO 9004, ISO 14000, Stefano Farnè | torna al testo
6. http://www.filcams.cgil.it/le-regole-doro-per-la-sicurezza-2/ | torna al testo
7. http://www.leanclub15.it/home/schede-imprese | torna al testo
8. Plan Do Act Check (PDCA) è una delle procedure Kaizen per il miglioramento continuo | torna al testo
9. Reportaziende.it e un'intervista della TGR via https://www.facebook.com/anodicatrevigiana
http://www.tv.camcom.gov.it/docs/Bisogni/Pubblicazi/Profili/Profili_Economici_41.pdf | torna al testo
Altri link
http://www.annuarioqualitamagazine.it/2014/01/
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-01-09/componentisti-parlano-lingue-064027.shtml?uuid=Ab5P2WIH