Ce ne sono di tre colori: inchiostro blu, rosso o nero. Proprio come ai nostri tempi, quando si andava a scuola.
All'epoca si usavano le Tratto-Pen, un monumento alla filosofia dell'usa e getta, non solo nel cestino di casa, ma pure nell'inceneritore, spesso sotto casa.
40 anni dopo, la FILA, mamma della Tratto Pen, ci ripensa e propone Tratto 1Uno Green Plastic: così le Tratto, d'un tratto, scusate il gioco di parole, tendono una mano alla natura per iniziare riappacificarsi con l'ambiente. Non che ci riescano completamente, ma, comunque, adesso almeno l'intenzione c'è.
Come la maggioranza delle penne a sfera o dei pennarelli, infatti, anche se cappuccio e fusto che protegge il serbatoio, il refill, e la punta, sono fatti di materiali riciclabili e riciclati, resta il fatto che il serbatoio e gli inchiostri ancora non lo sono e che quindi le nostre inossidabili penne biro sono ancora lungi dall'essere oggetti con un certo grado di sostenibilità ambientale.
Resta almeno la consolazione che alcune di loro, come la Tratto 1Uno Plastic Green, (ma lo stesso si potrebbe dire per alcune linee di prodotto proposte da Bic, Stabilo e Pilot Begreen) sono prodotte in Europa tra Francia, Germania ed, appunto, Italia.
Come funziona questa penna made in Italy, disponibile in rosso, blu e nero? Girate il cappuccio e dal fusto, anch'esso in plastica riciclata da scarti industriali e in plastica da residui, sfridi e scarti industriali plastici che sono riutilizzati senza ulteriori trattamenti, uscirà una punta di un millimetro che traccerà una line di 0,5 mm, in media.
Comunque, un'alternativa già praticabile.