Alimentazione: se sta meglio Gaia, stiamo meglio anche noi

piramidiSe sta meglio Gaia, intesa come insieme di tutte le forme di vita che la popolano, stiamo meglio anche noi, noi intesi come umani.

La cosa sembra di un'ovvietà quasi stucchevole, ma non è affatto così.
Lo racconta bene da qualche anno un'efficacissima grafica che sintetizza il lavoro di ricerca dell'Ecodynamicsgroup dell'Università di Siena e che, con l'aiuto della Fondazione Barilla, tramite il Barilla Center for Food and Nutrition è stata diffusa già da qualche anno.

Si tratta dello schema della Doppia Piramide Alimentare-Ambientale, una rappresentazione simbolica (o, dipende da quanto siete nell'hype, iconica) dell'impatto del cibo che produciamo sulla salute del Pianeta e su quella del genere Homo (sapiens, lo tralasciamo per senso del pudore).

La prima piramide, quella alimentare, ci dice quali cibi hanno un alto impatto positivo sulla salute umana e di quanto questo impatto cresce quanto più ci avviciniamo alla base della piramide: così è evidente che bisogna consumare pochi grassi e poca carne rossa, ed aumentare invece la nostra dose giornaliera di frutta secca, pane, pasta, patate, riso frutta ed ortaggi.

La classica obiezione degli eterni scettici che sostengono che i benefici sarebbero presto superati dai costi ambientali del mettere a coltura sempre più ampie porzioni di terra, viene qui superata elegantemente dagli studiosi senesi, che hanno costruito la metafora di una piramide rovesciata che affianca quella già da tempo nota come "piramide alimentare".

Infatti, secondo il gruppo di ricerca di  Siena "la “piramide ambientale” nasce valutando l’impatto ambientale dei cibi che fanno parte della piramide alimentare. Agli alimenti sono stati associati i valori della corrispondente Impronta Ecologica, ovvero la superficie ecologicamente produttiva necessaria per generare le risorse utilizzate per la produzione (Ecological Footprint). Un analogo risultato è stato ottenuto dalla stima dell’Impronta Carbonica degli alimenti, ovvero la quantità di gas serra emessi in atmosfera (Carbon Footprint)."

Confortato anche da un'analisi comparata della letteratura scientifica internazionale più recente, lo studio di Ecodynamicsgroup conclude che "affiancando le due piramidi (“Doppia Piramide” Alimentare-Ambientale) è possibile notare che gli alimenti per i quali è consigliato un consumo maggiore (frutta e verdura), generalmente, sono anche quelli che determinano gli impatti ambientali minori. Viceversa, gli alimenti per i quali è raccomandato un consumo ridotto (carne) sono anche quelli che hanno maggior impatto sull’ambiente."

Una via possibile e concreta per ridurre la componente cibo dalle concause che stanno così rapidamente degradando il clima sul nostro pianeta è dunque alla portata di noi singoli cittadini a partire dalle proprie tasche e dalle proprie scelte individuali. Qui ed ora.

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Author: Paolo Falcone | EditorWebsite: https://madeingaia.it/it/madeingaia/in-contattoEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Grazie per aver seguito il filo delle parole e delle immagini di MadeinGaia fino alla fine di questa storia di scelte sostenibili!

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Analista dell'organizzazione del lavoro e marketing operation manager, Paolo è editor di MadeinGaia. Del sito coordina i contenuti, cura la raccolta e la classificazione delle fonti, le interviste e, quando possibile, fornisce anche le proprie impressioni di prima mano sui prodotti sostenibili.

Le immagini sul sito sono in parte acquistate da siti specializzati e in parte realizzate da MadeinGaia.


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